Raee e batterie: estate critica per lo smaltimento dei rifiuti elettronici
Durante l’estate aumenta il rischio di dispersione dei piccoli Raee: facciamo attenzione alle modalità di conferimento corrette
La stagione estiva, tradizionalmente associata a leggerezza e mobilità, si rivela invece un momento ad alto rischio per l’ambiente sul fronte dello smaltimento dei rifiuti elettronici.
Caricabatterie, spazzolini elettrici, ventilatori portatili, sigarette elettroniche e piccoli dispositivi da viaggio rappresentano una quota crescente dei cosiddetti Raee - Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - e, proprio in estate, il loro conferimento scorretto diventa più frequente.
Secondo Erion Weee, il consorzio italiano per la gestione dei Raee domestici, questi dispositivi sono spesso dimenticati nelle seconde case, abbandonati nelle spiagge o gettati erroneamente nel sacco dell’indifferenziata o nella plastica.
Un comportamento che compromette la possibilità di recuperare materiali preziosi e che espone l’ambiente a rischi concreti.
Il paradosso dell’informazione: Uno contro Zero e Uno contro Uno
Per i dispositivi con dimensioni inferiori ai 25 cm, esiste dal 2016 il servizio Uno contro Zero: è possibile consegnare gratuitamente il piccolo Raee nei negozi di elettronica con superficie superiore ai 400 mq, senza necessità di acquistare un prodotto nuovo.
Un meccanismo semplice e gratuito, ma che secondo un’indagine Ipsos commissionata da Erion, è ancora ignoto al 49% dei cittadini italiani.
Il dato diventa ancor più significativo se si considera che, per i grandi elettrodomestici, il 71% degli intervistati è a conoscenza del servizio Uno contro Uno, che prevede il ritiro gratuito del vecchio apparecchio al momento dell’acquisto del nuovo, ma solo il 46% lo utilizza effettivamente.
Un cittadino su due, quindi, sceglie di non sfruttare un servizio gratuito, efficace e regolamentato per la gestione di un rifiuto classificato come pericoloso.
Un fenomeno preoccupante, soprattutto durante il periodo estivo, quando la frequenza di sostituzione dei grandi Raee, in particolare dei frigoriferi, cresce esponenzialmente.
Il valore industriale nascosto nei Raee
La dispersione dei Raee non è solo un problema ambientale, ma anche un’occasione mancata per il sistema produttivo nazionale.
Ogni apparecchiatura non correttamente raccolta rappresenta una perdita di Materie Prime Seconde, risorse strategiche per i settori industriali italiani. Incrementare la raccolta significa rafforzare l’economia circolare, ridurre la dipendenza da fonti estere per materiali critici e favorire l’innovazione sostenibile.
Il nuovo Regolamento Ue sulle batterie: scadenze e incognite
Accanto al tema dello smaltimento estivo, si affianca una rilevante novità normativa: il prossimo 18 agosto 2025 segna l’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo sulle batterie, che abroga la Direttiva 2006/66/Ce e impone un profondo adeguamento dei quadri normativi nazionali.
Safe - hub italiano dei consorzi per le economie circolari - ha recentemente acceso i riflettori su questa importante transizione, mettendo in evidenza due fronti critici:
l’adeguamento della classificazione delle batterie, con l’obbligo per gli Stati membri di recepire entro la data prevista le nuove cinque categorie:
Sli (Starting, Lighting and Ignition)
portatili
industriali
per mezzi di trasporto leggeri
per veicoli elettrici
La classificazione sostituisce l’attuale tripartizione (automotive, portatili, industriali) prevista dal D.lgs 188/2008, che sarà conseguentemente modificato.
la Due Diligence sui materiali critici, destinata a diventare uno degli strumenti cardine per la tracciabilità e la sostenibilità delle filiere. Tuttavia, la sua attuazione è ancora avvolta nell’incertezza: le linee guida europee, che avrebbero dovuto essere pubblicate entro febbraio 2025, risultano ancora in fase di definizione. Le associazioni di categoria, preoccupate per l’assenza di indicazioni operative, hanno chiesto alla Commissione europea una proroga delle scadenze
Una transizione necessaria ma ancora incompleta
Il nuovo regolamento introduce un cambio di paradigma nell’approccio comunitario alla gestione delle batterie, ponendo al centro la responsabilità estesa del produttore, la tracciabilità dei flussi e il contenuto minimo di materiali riciclati.
Tuttavia, senza una chiara cornice interpretativa, le imprese rischiano di trovarsi impreparate a fronte di obblighi crescenti e soglie più stringenti.
L’adeguamento nazionale non potrà prescindere da una visione integrata: l’Italia, con il suo tessuto produttivo articolato e la presenza di eccellenze industriali nel campo dell’elettronica e della mobilità elettrica, ha tutto da guadagnare da una governance lungimirante e coerente con gli obiettivi del Green Deal europeo.
Responsabilità condivise per un’economia circolare reale
Il comportamento dei cittadini, la responsabilità delle imprese e l’azione normativa delle istituzioni rappresentano tre ingranaggi di uno stesso meccanismo.
La corretta gestione dei Raee e l’adeguamento alle nuove regole sulle batterie non sono semplici adempimenti, ma precondizioni per una transizione energetica solida, resiliente e radicata nel territorio.
In un’estate che mette alla prova le buone pratiche ambientali, la sfida non è solo evitare l’abbandono dei rifiuti elettronici, ma riconoscerne il valore industriale e ambientale.
Una sfida che si gioca, ancora una volta, tra i cassetti delle case vacanze e gli scaffali dei negozi di elettronica.
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