Planet Art Camp è arrivato a Bari e a Parma. A dicembre sarà la volta di Udine
Planet Art Camp, l’iniziativa promossa dalla nostra testata giornalistica, invita i giovani (e meno giovani) a elaborare e sensibilizzare sui temi ambientali attraverso l’incontro tra arte e scienza
L’Università di Bari Aldo Moro ha ospitato la seconda tappa di un viaggio che intende portare agli studenti, in diverse città italiane, la consapevolezza e la fiducia che si possa ancora prendere atto contro la crisi climatica
Arte e scienza, insieme, per costruire un metodo espressivo nuovo sui temi della crisi climatica: è questa l’anima del Planet Art Camp, il format scientifico-artistico di Greenplanner e questa è anche la ragione del suo successo, che lo porta quest’anno alla quarta edizione.
Perché, se è vero che il giornalismo sa riportare i dati e le dimensioni del problema (è il nostro lavoro di ogni giorno su questi spazi) e che la scienza è in grado di fornirci gli strumenti per comprendere le trasformazioni dell’ambiente e le loro cause profonde, è pur vero che questi dati a poco valgono se non parlano alla coscienza di tutti.
Occorre una sensibilità collettiva perché si arrivi all’azione: raccontare la crisi, ma anche coltivare la speranza. A Bari, la seconda tappa del tour che anche quest’anno porta nelle università italiane il sapere scientifico e l’emozione delle arti figurative, ha voluto raccontare ai giovani le connessioni invisibili che legano la salute del suolo, dell’acqua e degli esseri viventi che abitano il nostro Pianeta.
Toccherà a loro poi, attraverso opere di land art, restituire quelle connessioni in immagini e costruzioni, interpretandole e caricandole di forza evocativa.
Nella cornice inedita del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Disspa) dell’Università di Bari, riconosciuto dipartimento di eccellenza a livello nazionale, il Planet Art Camp ha voluto portare in scena proprio la trama nascosta che lega la vita e il benessere di tutti gli elementi del sistema Terra, uomo incluso.
“Stimoliamo l’attenzione degli studenti sulle tematiche fondamentali per la nostra sopravvivenza: aria, acqua e suolo - ha spiegato in apertura M.Cristina Ceresa, direttore responsabile di Greenplanner e moderatrice dell’evento - se questi tre elementi sono minacciati, come in realtà sono, è difficile immaginare per noi di vivere bene“.
La settimana seguente è stata poi la volta di Parma, ospiti dell’Università degli studi di Parma dove si è trattato anche il tema delle competenze e della formazione, per affrontare le tante richieste che la tutela del nostro territorio richiede.
Ma il percorso è ancora lungo: il 5 dicembre il tour raggiungerà Udine per proseguire poi nell’anno nuovo con le tappe di Brescia e Pavia. sempre in collaborazione con le università locali.
Qui trovate tutte le indicazioni per partecipare alle prossime tappe o per creare la vostra opera d’arte in stile land art.
Dall’Infrastructure Academy di Hilti la strategia per cantieri sicuri e sostenibili
Dall’evento, organizzato a Napoli, sono emersi interessanti trend che stimolano la riflessione su come i cantieri possano adottare misure sostenibili. Ma non solo ambientali
Cantieri sicuri, efficienti e sostenibili anche sotto il profilo ambientale. Sono quelli che il nostro Paese necessita per costruire in maniera più efficace, senza pericoli e senza sprechi. Il tema è caro anche a Hilti, la cui filiale italiana è guidata da Alessandro Savino.
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Reportage del Planet Art Camp di Bari
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