Energia, consumi in aumento: ecco perché le aziende vogliono produrla direttamente
Aumento dei costi, instabilità del mercato energetico, obiettivi di Sostenibilità e Net Zero: ecco perché le aziende sono interessate a un maggiore controllo sull'energia
In campo energetico, negli ultimi anni, le imprese si sono trovate a dover gestire varie problematiche: dalle continue turbolenze geopolitiche che hanno fatto aumentare i prezzi dell’energia, alle sempre maggiori necessità energetiche.
Non solo, gli obiettivi di sostenibilità che impegnano le aziende verso il Net Zero e l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, le obbliga a fare scelte che risolvano questi problemi.
In particolar modo, come evidenzia la ricerca Dati, generazione onsite e ruolo dei leader per un maggior controllo dell’energia, realizzata da Centrica, la soluzione a cui puntano è quella di trovare un modo per controllare direttamente l’approvvigionamento energetico e contenerne i costi.
Come controllare direttamente l’uso dell’energia in azienda
Centrica, azienda che opera nel trading di energia rinnovabile, ha intervistato 500 aziende europee per capire come hanno deciso di affrontare le sfide future legate all’energia.
Sfide che vanno dalla gestione della volatilità, all’impiego delle tecnologie di intelligenza artificiale, fino alle opportunità di partnership strategiche, per riuscire ad aumentare il controllo della propria energia.
Infatti, per quanto riguarda il nostro Paese, il 37% delle aziende intervistate ritiene che i costi energetici imprevedibili abbiano costituito un pesante freno alla propria crescita negli ultimi 12 mesi.
Per questo c’è molto interesse alla produzione energetica onsite, ovvero la generazione di energia elettrica, termica o di altro tipo direttamente presso il luogo di utilizzo.
Tra i vantaggi della produzione energetica onsite, infatti, possiamo citare una riduzione dei costi di trasporto e di distribuzione dell’energia; una minore dipendenza dalla rete elettrica pubblica - con conseguenti vantaggi di affidabilità dell’approvvigionamento energetico; una maggiore efficienza energetica; una riduzione delle emissioni di CO2; un risparmio economico nel lungo termine, nonostante i costi per l’investimento iniziale e, infine, una maggiore sostenibilità e autonomia energetica.
Per Centrica, nonostante tutte queste premesse, è il risparmio economico la molla principale per il perseguimento di questa strategia.
“La generazione di energia onsite rappresenta il prossimo step verso una gestione più efficiente dei consumi e dei costi. Non solo svolgerà un ruolo fondamentale nel guidare le aziende attraverso la volatilità del mercato, ma sarà anche in grado di fornire loro un maggiore controllo sulle esigenze energetiche” spiega Christian Stella, managing director di Centrica Business Solutions Europa.
Infatti, il 55% (contro il 41% a livello europeo) delle imprese italiane intervistate ha affermato che non investirà nella generazione onsite se questa non consentirà loro di risparmiare sui costi.
La ricerca, inoltre, evidenzia che l’obiettivo di mitigare la volatilità del mercato energetico rappresenta il fattore trainante per l’investimento nella generazione onsite per il 41% delle aziende, seguito dal desiderio di soddisfare le richieste di sostenibilità dei consumatori (37%) e dalla necessità di aumentare la redditività (38%).
Per oltre la metà delle aziende italiane intervistate (58%) la riduzione dei costi energetici risulta prioritaria rispetto alla gestione delle emissioni (contro il 49% della media europea).
Interessante notare che oltre la metà delle aziende italiane (56%) ritiene di avere bisogno di migliori dati per avere un pieno controllo dei propri consumi.
Infatti, le nuove modalità di lavoro introdotte principalmente dalla pandemia - remote e smart working - hanno reso più difficile tener traccia dell’utilizzo dell’energia e del fabbisogno totale della stessa per il 51% delle aziende italiane.
Dall’indagine emerge infine che quasi due quinti (37%) delle aziende che già investono nella produzione di energia onsite non hanno le conoscenze e la comprensione necessarie per introdurre questa tecnologia.
Stella conclude quindi il suo commento affermando che “quando le aziende hanno il controllo dei propri dati dispongono in generale di una migliore gestione energetica.
È chiaro, infatti, che quando le condizioni di mercato sono volatili, un approccio rigoroso ai dati diventa fondamentale. Ma anche la struttura organizzativa interna può rappresentare un grosso ostacolo sulla strada verso il progresso: molte aziende hanno ancora bisogno di una maggiore comprensione dei vantaggi di queste tecnologie per investire con fiducia nella generazione di energia onsite.
I leader del settore devono fare la loro parte nell'aiutare le aziende italiane e prepararsi a distribuire le tecnologie più rapidamente per sbloccare il pieno potenziale delle energie rinnovabili e accelerare il viaggio dell’Italia verso il Net Zero”.
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