E-cherosene: in Italia mancano progetti e iniziative
Con un potenziale di riduzione delle emissioni di CO superiore al 90% rispetto al carburante fossile per aerei, l'e-SAF è il carburante più sostenibile per l'aviazione e può essere prodotto su larga
Sono in Europa più della metà dei progetti industriali per la produzione di e-cherosene, ma nessuno di questi è ancora operativo. Al contrario di quanto avviene negli Stati Uniti e in Cina… in Italia, invece, nessuna iniziativa è ancora stata avviata
Europa, continente virtuoso per l’innovazione sostenibile, ma soltanto sulla carta e negli annunci: il nostro continente, infatti, ospita oltre la metà dei progetti annunciati per la produzione di e-cherosene, il carburante sostenibile capace di ridurre fino al 90% le emissioni dell’aviazione.
Tuttavia, nessuno degli impianti annunciati è ancora in costruzione; peggio ancora la situazione in Italia, che resta priva di iniziative, mentre Stati Uniti e Cina accelerano.
La corsa alla leadership della produzione di e-Saf (carburanti sostenibili per l’aviazione)
Uno studio di Transport & Environment segnala circa 40 progetti europei per una capacità complessiva di 3 milioni di tonnellate annue, pari al 5% del fabbisogno del settore.
Ma i ritardi negli investimenti rischiano di vanificare il vantaggio competitivo creato dal regolamento ReFuelEu, che impone una quota obbligatoria di e-Saf: 1,2% al 2030 e 35% al 2050.
Le difficoltà principali riguardano l’accesso ai capitali - stimati in 20 miliardi di euro entro il 2030 - i costi energetici elevati e l’assenza delle grandi compagnie petrolifere, che continuano a privilegiare i combustibili fossili.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno già registrato i primi via libera definitivi per impianti industriali, mentre la Cina ha annunciato dieci progetti su larga scala.
Il Piano europeo per gli investimenti nei trasporti sostenibili potrebbe offrire la spinta necessaria, ma senza decisioni rapide e un rafforzamento della capacità rinnovabile, l’Europa rischia di cedere la leadership nella transizione energetica dell’aviazione.
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Specie al Governo Italiano ho proposto l'indipendenza dall'acquisto del metano, producendo biogas quindi bio metano, ho calcolato che tra: deiezioni animali, fanghi umani, interiora degli animali, frazione organica dei rifiuti, si può giungere all'auto sufficienza di bio metano, recuperando la CO2 e producendo idrogeno con un reattore, è possibile con un reattore catalitico, produrre bio metanolo, raffinato è benzina sintetica utile per tutti i motori endotermici ma soprattutto per gli aerei, è sufficiente un capitale di € 2 miliardi per sviluppare il programma privato di collocamento per ottenere € 30 miliardi per sviluppare il progetto, il capitale iniziale verrà restituito all'erogante, si arriva alla neutralità della CO2 anche al 2030, ma il Governo Italiano non è interessato Giuseppe Muzj