Accelerare la transizione a una mobilità urbana Green: il ruolo chiave dei veicoli elettrici leggeri
Per accelerare la transizione della mobilità urbana verso modelli non inquinanti, il ruolo dei veicoli elettrici leggeri sarà fondamentale
Se vogliamo accelerare la transizione della mobilità urbana verso modelli sostenibili e non inquinanti, il ruolo dei Lev - veicoli elettrici leggeri - sarà fondamentale. Come spiega un recente studio, infatti, l'utilizzo, entro il 2030, strategico di una piccola porzione della capacità produttiva di batterie dell'Unione europea permetterebbe di ridurre sia le emissioni di CO2 sia la nostra dipendenza da materiali critici
I veicoli elettrici leggeri - che comprendono biciclette, scooter e monopattini - stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella mobilità urbana, con vendite che hanno raggiunto circa 10 milioni di unità in Europa nel 2022.
Sono facili da usare, comodi per muoversi velocemente, hanno autonomie sufficienti agli spostamenti cittadini e relativamente poco costosi: per questi motivi - insieme alla scelta ecologica di molti loro utenti - sono destinati ad avere un peso sempre maggiore all'interno della mobilità urbana.
Per questo possono dare una spinta importante, forse fondamentale, alla transizione ecologica del trasporto urbano.
Lo rivela lo studio Leveraging the Eu battery production to achieve net-zero with light electric vehicles condotto da Eit Urban Mobility ed Eit InnoEnergy, enti supportati dall'Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (Eit), secondo il quale destinare appena il 2-3% della capacità produttiva di batterie prevista nell'Unione europea potrebbe soddisfare la domanda degli oltre 25 milioni di veicoli elettrici leggeri attesi sulle strade europee entro il 2030.
Lo studio prevede inoltre che la domanda europea di batterie per questi veicoli triplicherà entro il 2030 e raddoppierà nuovamente entro il 2040, posizionando i Lev come un mercato strategico per l'industria delle batterie, in particolare per le celle cilindriche standard ampiamente utilizzate in queste applicazioni.
Una strategia vincente anche per l'ambiente perché l'aumento dei Lev come mezzi di locomozione urbana contribuirebbe a una diminuzione di 30 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 equivalente.
La capacità produttiva di batterie nell'Unione europea
Già, ma la domanda è: in Europa, vista la crescita esponenziale del mercato del Lev e la dipendenza di materie critiche per la produzione di batterie dall'estero, saremo in grado di supportare questa richiesta?
La risposta dello studio di Eit è positiva: le proiezioni indicano infatti che entro il 2030 la capacità produttiva di batterie nell'Ue raggiungerà tra 1.144 e 1.800 GWh, superando significativamente la domanda stimata per le auto elettriche, compresa tra 317 e 696 GWh.
Secondo l'analisi i Lev richiederanno annualmente solo 36 GWh entro il 2030 e 71 GWh entro il 2040, richiedendo un utilizzo di metalli critici dalle 10 alle 30 volte inferiore rispetto alle autovetture elettriche.
L'investimento nell'innovazione delle batterie per i veicoli elettrici leggeri, oltre a contribuire a una filiera più sostenibile e resiliente, promette benefici trasversali all'intero settore della mobilità elettrica.
Miglioramenti in termini di costi, prestazioni e processi di riciclo possono ampliare l'accessibilità economica dei Lev e favorirne l'adozione su larga scala.
Inoltre, l'adozione di tecnologie avanzate nelle celle cilindriche può supportare altri segmenti di mercato, inclusi droni, utensili elettrici e sistemi di accumulo residenziale, rafforzando ulteriormente la catena del valore europea delle batterie.
Benefici per l'ambiente dei veicoli elettrici leggeri
Rispetto ai benefici ecologici e climatici, una crescita dell'utilizzo dei Lev in città permetterebbe di sostituire il 13% dei viaggi a breve distanza attualmente effettuati con auto e furgoni, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e promuovendo forme di trasporto pubblico e condiviso più sostenibili.
Per massimizzare questi benefici, lo studio di Eit sottolinea però l'importanza di implementare efficacemente il passaporto per le batterie - strumento digitale concepito per tracciare e certificare il loro intero ciclo di vita - facilitando processi di riparazione, riutilizzo e riciclo, oltre a stabilire standard di sicurezza e responsabilità più rigorosi.
Insomma, il circolo virtuoso che comprende la promozione di innovazioni tecnologiche e pratiche circolari nel settore delle batterie e passa dalla crescita del mercato dei veicoli elettrici leggeri, secondo Eit, è fondamentale per accelerare la transizione verso una mobilità più verde e sostenibile.
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